
I microbi anziché essere unicamente dei “nemici” pare possano aiutare le madri a proteggere i bambini dalle allergie.
È quanto affermato da uno studio condotto dai ricercatori tedeschi della Phillips-University di Marburg i quali hanno scoperto che esporre topi femmina in gravidanza ai batteri ambientali scatena una risposta infiammatoria lieve in grado di rendere la prole resistente alle allergie.
I topi, a cui erano stati fatti inalare microbi ambientali, hanno mostrato un’aumentata espressione dei recettori “Toll-like” (TLR) e una produzione di molecole immunitarie chiamate citochine.

I TLR materni si sono dimostrati essenziali per la trasmissione della protezione alla prole, ma come si traducano in segnali di resistenza alle allergie non è ancora noto. Resta anche da capire se la protezione si può applicare a una più vasta gamma di allergeni, compresi quelli che si trovano negli alimenti.

Vi è un costante aumento del numero di casi di allergie in tutto il mondo e, questo, secondo gli scienziati è dovuto all’eccesso di igiene a cui vengono sottoposti sin da piccoli i bambini. Secondo questa accreditata teoria, esporre i bambini sempre meno ai batteri ambientali frena lo sviluppo del sistema immunitario, rendendoli più facilmente vittime di problemi allergici una volta cresciuti.

Come recentemente mostrato, i bambini abitanti nelle zone rurali o nelle aziende agricole sarebbero meno soggetti alle allergie, probabilmente grazie al fatto che sono più naturalmente esposti a microbi ambientali, così come lo erano le loro madri in gravidanza.
I ricercatori, guidati dal dr. Harald Renz, questa scoperta potrebbe condurre allo sviluppo di nuovi metodi per prevenire le allergie nelle persone.
